Topolini, Trieste 1935, Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, inv. F49476

[Topolini, Trieste 1935, Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, inv. F49476]

Scopri i candidati!

Qui di seguito la lista #TotoTopolini dei nomi in lista per le intitolazioni dei Topolini. Cliccando sui nominativi potrete conoscere meglio le persone dietro i nomi grazie alle schede biografiche.

Testi: Cristina Fenu e Gabriella Norio – Biblioteca Civica Attilio Hortis
Immagini: Claudia Colecchia, Gabriella Gelovizza, Alessandra Relli e Marino Ierman – Fototeca dei Civici Musei di Trieste, ove indicato.

A Trieste se ridi cussi’

Luciano Bronzi
San Giovanni Valdarno, 5 novembre del 1939 – Trieste, 8 marzo 2009
cabarettista

Figlio d’arte, raggiunge la popolarità negli anni ‘70. Sfruttando il suo passato da autista del trasporto pubblico urbano, porta in scena divertenti gag viste e vissute durante le ore di lavoro. I suoi cavalli di battaglia fanno leva sul campanilismo triestino, la rivalità con Udine, l’ubriachezza molesta, i tradimenti amorosi e la politica. Partecipa spesso a trasmissioni televisive sulle reti Mediaset.

Una fresca Bavisela

Publio Carniel
Trieste, 1899-1953
musicista, compositore

Lavora nell’azienda di famiglia che opera nel settore della tintoria e ne assume la direzione alla scomparsa del padre. Ma la sua vera passione è la musica, tanto da conseguire il diploma di compositore. Scrive canzoni, inni, madrigali, musica da chiesa e soprattutto numerose canzoni popolari tra le quali le celeberrime Trieste mia nel 1925 e Marinaresca nel 1944.

Mi penso che i scrivi ‘ste robe per insempiar la gente

Lino Carpinteri e Mariano Faraguna
Rispettivamente: Trieste 1924 – 2013 e Trieste 1924 – 2001
giornalisti, scrittori, autori teatrali

Triestini, coetanei. Faraguna: comicità innata e un inesauribile bagaglio di ricordi. Carpinteri: ritmo e impostazione nel narrare, argine alla prorompente inventiva dell’amico. La coppia perfetta.
Il loro sodalizio si inizia nel 1945 con il giornale Caleidoscopio cui segue La Cittadella, pagina satirica di loro proprietà, pubblicata settimanalmente sul Piccolo fino alla primavera del 2001.
Se il giornale è la finestra spalancata sull’attualità, la loro produzione letteraria e teatrale racconta una Mitteleuropa triestino-istriano-dalmatina popolana e divertente: è l’epopea dei rimpianti per l’impero perduto, spesso esaltato senza motivo. Così è nelle Maldobrie composte tra il 1966 e il 1983. La parola probabilmente deriva dal croato malo dobro (poco bene) e che in istro-veneto assume il significato di ribalderie, birbonate. I testi in forma dialogica, pensati per la recitazione, alternano alle tirate di sior Bortolo, pescivendolo ex uomo di mare dal mirabolante repertorio aneddotico, lo squillante intercalare di siora Nina, la popolana vittima della vanità e del caratteraccio del protagonista.
Il dialetto di Carpinteri e Faraguna, lingua franca della satira e dell’ironia, riecheggia alla radio di domenica con il Campanon e nei teatri di prosa, con battute che appartengono ormai al lessico dei triestini. Che tempi, che ridade!

Sulle ali della farfalla

Annamaria detta Lalla Cecchi
Trieste, 24 aprile 1943-21 maggio 2021
campionessa olimpionica e allenatrice di nuoto

Grande specialista dei 100 metri farfalla. Stabilisce il record italiano sulla distanza con il tempo di 1’10’’30 alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964. Detiene anche il record italiano dei 400 metri misti, della staffetta 4×100 stile libero e 4×100 misti.
Tra gli anni ‘50 e ‘60 conquista innumerevoli titoli italiani di categoria e assoluti e gareggia ai campionati europei di Lipsia e a due Olimpiadi. Dopo il ritiro dall’agonismo inizia l’attività di allenatrice, prima a Mantova, poi a Trieste con la scuola nuoto dell’Edera.

Capitano mio capitano

Sandro Chersi
Trieste 1948 – 2020
velista

Un vero e proprio pilastro della vela. Dopo una lunga esperienza come ufficiale di coperta su navi da carico e petroliere, il comandante, come viene chiamato, gestisce per trent’anni la prima scuola di vela di Trieste.
Tra le imprese realizzate, 12 traversate dell’oceano Atlantico.
Socio della Società Velica di Barcola e Grignano (SVBG) già nel 1969, ricopre il ruolo di revisore dei conti, consigliere, presidente dei Probiviri e consulente per la Barcolana.

Un’Europa da Guiness in Piazza Unità

Bruno Chersicla
Trieste, 10 ottobre 1937 – Besana Brianza 3 maggio 2013
pittore, scultore, jazzista

Allievo dell’Istituto d’Arte Nordio, diplomato in contrabbasso al conservatorio, è l’enfant prodige della pittura materica a Trieste, dove lavora per l’arredamento artistico delle grandi navi del Lloyd. Trasferitosi a Milano, collabora come scenografo con il Piccolo Teatro.
I suoi baroki, sculture in legno okoumè dipinto, sono sagome snodabili e trasformabili che si possono cambiare a seconda del proprio umore – come ama raccomandare, scherzando sull’informalità del gioco dell’arte.
Nel 2001 ottiene il Guinness dei Primati per il dipinto più grande del mondo, il Ratto d’Europa eseguito in Piazza Unità d’Italia da 4.572 volontari con 4 tonnellate di colore per 10.000 metri quadrati di graffito.
Riceve il San Giusto d’oro nel 2009.

Foto Aguiari - Fulvia FrancoLa ragazza di Trieste

Fulvia Franco
Trieste, 21 maggio 1931 – Roma, 15 maggio 1988
attrice

È Miss Italia 1948: il titolo le vale una breve apparizione nel film Totò al Giro d’Italia di Mario Mattioli. Inizia così la sua carriera cinematografica, in cui interpreta spesso il ruolo della femme fatale. Nel 1950 sposa il pugile Tiberio Mitri, da cui ha un figlio, ma il matrimonio naufraga in pochi anni.

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[Immagine: Foto Aguiari – Fulvia Franco Milano, 13.06.1949 – Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, inv. F192922]

Quattro soldi de felicità, 39 giorni e 1 battesimo

Pietro Garinei
Trieste, 1° febbraio 1919 – Roma, 9 maggio 2006
autore teatrale e impresario

È il primo bambino italiano battezzato nella Trieste italiana: a raccontarglielo è il padre, all’epoca inviato speciale del Secolo. La sua personale permanenza in città ammonta esattamente a 39 giorni, il resto della sua vita è a Roma. A rinsaldare il legame con Trieste sarà il matrimonio con una mula triestina, Gabriella Turco.
Laureatosi in farmacia per mantenere la proprietà familiare dell’esercizio commerciale, inizia a scrivere come giornalista sportivo del Corriere dello Sport, dove incontra SANDRO GIOVANNINI (Roma, 10 luglio 1915 – Roma, 26 aprile 1977). Insieme fondano nel 1944 il giornale umoristico Cantachiaro.
Nasce così il sodalizio artistico G&G che nel 1952 introduce il genere della commedia musicale in Italia con spettacoli di rivista come Attanasio cavallo vanesio con protagonista Renato Rascel.
Produce anche la prima soubrette della scena italiana, Wanda Osiris.
Sempre con il marchio G&G – anche dopo la scomparsa di Sandro, nel 1977 – produce 49 copioni come autore ed allestisce 85 tournée internazionali di grandi successi come Buonanotte Bettina, Ciao Rudy, Rugantino, Rinaldo in campo, Aggiungi un posto a tavola, Niente sesso siamo inglesi, Taxi a due piazze.
È firmata G&G pure la fortunatissima trasmissione televisiva Il Musichiere così come la sigla Domenica è sempre domenica cantata da Mario Riva.

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[Immagine: Giornalfoto – Hotel Excelsior: Garinei e Giovannini – Trieste, 26.10.1953 F88792]

Cento witz per cento sorrisi

Mario Giacaz
Trieste, 1940 – 2006
musicista

Sangiacomino doc, inizia a suonare la tromba e il trombone nell’Oratorio dei Salesiani di via dell’Istria. Durante i mitici anni Sessanta, è il batterista di Paolo e i Reali. Nel 1981 fonda la Witz Orchestra che arriva alla ribalta nazionale, partecipando a trasmissioni come Fantastico e a Proffimamente no-stop, il varietà di Enzo Trapani.

La Signora delle stelle

Margherita Hack
Firenze, 12 giugno 1922 – Trieste, 29 giugno 2013
astrofisica

Sceglie di laurearsi in astronomia un po’ per caso, annoiata da Lettere e perché Fisica gliela consiglia un’amica. Ma è destino. Inizia a frequentare l’osservatorio di Arcetri dove si appassiona di spettroscopia. Un viaggio studio in California le consente di lavorare con Otto Struve: inizia a scrivere la sua pubblicazione più importante, Stellar Spetroscopy.
Nel 1964 vince il concorso per la cattedra di Astronomia dell’Università di Trieste che corrisponde anche al titolo di direttore dell’Osservatorio astronomico. Quando vi si insedia, è l’ultimo per importanza e lei la prima donna a dirigerne uno in Italia. Con energia e spirito di iniziativa riesce a portarlo a rinomanza mondiale, dopo averne trasferito la sede a Basovizza, lontano dall’inquinamento luminoso del centro città. Con il supporto dell’ICTP nel 1974 organizza a Trieste il congresso dell’Unione astronomica internazionale.
Dirige l’Osservatorio fino al 1987 e tiene cattedra sino al 1992.
Membro dell’Accademia dei Lincei e della NASA, Cavaliere di Gran Croce, è divulgatrice scientifica indefessa.
Spirito libero e anticonformista, sposa molte lotte per i diritti civili.
È vegetariana da sempre, animalista e fieramente gattara.
Google le ha dedicato un doodle lo scorso 12 giugno, per il suo 99esimo compleanno.
Un asteroide in orbita tra Marte e Giove porta il suo nome.

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[Immagine: Margherita Hackl con un astronomo americano – Trieste, 1.06.1968 – F20000_0089]

Sloveni d’Italia

Martin Jevnikar
Brezovo [BG] 1913 – Trieste 2004
slovenista, critico letterario, pedagogo

Compie gli studi slavistici all’Università di Lubiana. Dopo la guerra si trasferisce a Trieste, dove lavora costantemente per lo sviluppo del sistema scolastico sloveno in città ed a favore dell’attività letteraria e culturale degli Sloveni in Italia.
Dal 1963 al 1975 tiene l’insegnamento di Lingua e letteratura slovena all’Università di Padova – il primo di slovenistica in Italia – per passare poi all’Università di Udine come ordinario fino al pensionamento.
È ideatore del Primorski slovenski biografski leksikonEnciclopedia biografica slovena del Litorale uscita tra il 1974 e il 1994, cui partecipa anche con la stesura di molte voci.
Tra le sue pubblicazioni, testi scolastici per le scuole slovene di Trieste e Gorizia, articoli e recensioni di argomento letterario, la monografia La letteratura giovanile jugoslava.

La leggenda del “Dado”

Gianfranco detto Dado Lombardi
Livorno, 20 marzo 1941 – Cocquio Trevisago, 22 gennaio 2021
cestista e allenatore

Segna i suoi primi canestri nella Pallacanestro Livorno, ma fa la sua carriera da atleta a Bologna, disputando 316 partite in Serie A.
Esordisce nella nazionale azzurra nel 1959 e partecipa alle Olimpiadi del 1960, 1964 e 1968.
Il soprannome Dado gli rimane dai tempi dell’abbinamento della Virtus con la ditta Knorr, sponsor ufficiale della squadra bolognese.
Dopo il ritiro dal parquet inizia la carriera da allenatore che lo porta alla Pallacanestro Trieste dal 1976 al 1982. In quegli anni memorabili, Lombardi conquista due promozioni in Serie A1, nel 1979-1980 e nel 1981-1982.

In difesa con coraggio

Marino Lombardo
Trieste, 9 aprile 1950 – 9 marzo 2021
calciatore e allenatore

Inizia quindicenne a giocare nel Tevere Roma. Nel 1967 viene ingaggiato dal Torino, con cui fa il suo esordio in Serie A. Con la squadra piemontese vince nella stagione 1970-71 la Coppa Italia. Nel 1975-76 vince il campionato italiano, punto più alto della sua carriera sportiva. Nel 1976 passa al Cesena ed esordisce in Coppa UEFA
Poi gioca in serie B nel 1978-79 con la Pistoiese. Il Pescara nella stagione successiva lo riporta nella massima serie del campionato italiano.
Chiude la sua carriera in Serie C, prima con la Triestina, poi con l’Arezzo e infine a Gorizia e si dedica alla carriera di allenatore che tocca il punto più alto con la promozione in serie B con la Triestina nel 1988-89.

Il papà della Doxa

Pierpaolo Luzzatto Fegiz
Trieste, 19 giugno 1900 – 11 agosto 1989
statistico

Nel 1922 si laurea in giurisprudenza all’Università di Bologna con una tesi in statistica sulla popolazione della città di Trieste dal 1875 al 1928. Nel 1926 ottiene la libera docenza presso l’ateneo triestino dove insegnerà fino al 1961, quando vince la cattedra a Roma.
I frequenti viaggi per lavoro negli USA lo persuadono dell’importanza dei sondaggi dell’opinione pubblica a fini statistici. Nel 1946 fonda e dirige l’istituto Doxa. La prima grossa indagine di interesse pubblico realizzata dalla Doxa riguarda il referendum istituzionale del 2 giugno 1946. Trent’anni dopo, nel 1976, la RAI incarica l’istituto di organizzare le prime proiezioni elettorali in Italia in occasione delle elezioni politiche del 20 giugno.
Alla fine del 1955 è nominato presidente della Camera di commercio di Trieste, la sua prima carica pubblica che ricopre fino al 1971.
Membro dell’Accademia dei Lincei, insignito del San Giusto d’Oro (1976) affianca alla ricerca scientifica la divulgazione scrivendo per quotidiani e periodici.

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[ Immagine: Giornalfoto – Hotel Excelsior: Luzzatto Fegiz – Trieste, 26.10.1953 – F88781 ]

Nessun impegno è scontato in partenza

Cesare Maldini
Trieste 5 febbraio 1932 – Milano, 3 aprile 2016
calciatore e allenatore

Cresciuto nelle file giovanili della Triestina esordisce in Serie A nel campionato 1952-53. Diventa calciatore professionista con la maglia del Milan.
Ha disputato 414 partite in Serie A, vincendo 4 scudetti sempre con il club rossonero. Ha vestito per 14 volte la maglia della nazionale azzurra e ha partecipato al campionato del mondo del 1962. Da allenatore guida sia la nazionale Under 21 – con la quale vince tre campionati d’Europa consecutivi nel 1992, 1994, 1996 – sia la nazionale maggiore, che conduce al campionato del mondo del 1998. È il vice di Enzo Bearzot nel mitico campionato del mondo del1982.

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[Immagine: Adriano de Rota – Sport: Calcio : Squadra Triestina: Formazione: Nuciari, Belloni, Maldini, Giannini, Gauser, Petogna, Lucentini, Trevisan, Ispiro, Curti, Soerensen : Partita col Bologna (sic! in realtà gioca con l’Atalanta) Trieste, 2.5.1954 – Proprietà della Fondazione CRTrieste in deposito in Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, inv. RO NP 4874_1

Un musicista dal cuore d’oro

Giorgio Manzin
Trieste, 1968-2019
musicista, cabarettista

Leader del gruppo Tergestini, è autore di molte melodie di successo di folk triestino. Cimentatosi anche in apprezzabili spettacoli di magia, suona spesso nelle case di riposo e con il suo fare disponibile e divertente coinvolgeva gli anziani in momenti spensierati. Oltre alla musica ama gli animali, soprattutto gatti e cani malati e abbandonati.

Un’americana a Trieste

Tatiana Menotti
Boston, 24 giugno 1909 – Barcellona, 3 ottobre 2001
soprano

Nata a Boston, è a Trieste che riceve un’educazione musicale di prim’ordine dal padre Delfino Menotti, famoso baritono, insegnante di canto al Conservatorio Tartini e patriota che condivide con Oberdan gli ideali risorgimentali.
Sempre a Trieste inizia la sua carriera di soprano che la vedrà calcare le maggiori ribalte liriche internazionali. Dopo esser stata per 25 anni la prima donna della Scala di Milano, si ritira dalle scene alla fine degli anni Cinquanta dopo aver sentito cantare la Callas.
Nel 1951 sposa il tenore spagnolo Juan Oncina: galeotto l’Elisir d’amore di Donizzetti messo in scena nell’estate del ’49 al Castello di San Giusto.

A zig zag fra ostacoli e colori

Ottavio – detto Tai – Missoni
Ragusa, Dalmazia, 11 febbraio 1921-Sumirago, 9 maggio 2013
atleta e stilista

Nella propria carriera sportiva ha collezionato sette titoli nazionali assoluti di atletica leggera e ha gareggiato ai Giochi Olimpici del 1948.
È fondatore, con la moglie Rosita, dell’omonima casa di moda, che agli inizi non è altro che un piccolo laboratorio nel seminterrato della loro abitazione di Gallarate. Tra il 1964 e il 1965 realizza le prime maje colorate – come le chiama Ottavio – per Biki, famosa sarta milanese, poi per la Rinascente che sceglie alcune loro produzioni. Nel 1966 la prima sfilata milanese, in collaborazione con Emmanuelle Khanh. È del 1967 il debutto, con scandalo, a Palazzo Pitti: la moda Missoni anticipa il nude look e conquista il mondo.

La tigre dalla faccia d’angelo

Tiberio Mitri
Trieste, 12 luglio 1926 – Roma, 12 febbraio 2001
pugile e attore cinematografico

Vive un’infanzia povera e un’adolescenza travagliata. Esordisce nel 1946 con una vittoria per KO. Dopo 26 match combattuti quasi tutti a Trieste riesce a combattere per il titolo italiano dei pesi medi. Indossa la cintura nazionale a soli ventuno anni sconfiggendo ai punti Michele Marini. Il 7 maggio 1949, a Bruxelles, nemmeno ventitreenne, conquista il titolo europeo battendo Cyriel Delannoit ai punti in quindici riprese. Rinuncia poi al titolo europeo per combattere per il titolo mondiale contro Jake La Motta, che però si aggiudica l’incontro.
Tra il 1952 e il 1954 Mitri torna il campione dei primi anni da professionista, restando imbattuto per tredici combattimenti con undici vittorie e due pari. Indossa nuovamente la cintura di campione europeo dei pesi medi che perde però nel 1954. Nel 1957, dopo 101 incontri disputati con 88 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte, Mitri appende i guantoni al chiodo. Nel 1951 si trasferisce a Roma con la moglie Fulvia Franco trovando così il modo di affiancare alla carriera sportiva anche quella cinematografica.

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[Immagine: Giornalfoto – Partenza Tiberio Mitri – Trieste, 6.12.1951 F55455]

La ricetta del sorriso

Ave Ninchi
Ancona, 14 dicembre 1915 – Trieste, 11 novembre 1997
attrice e conduttrice televisiva

Figlia di triestini, ha il teatro nel sangue: a cinque anni calca già il palcoscenico. Attrice brillante, mette in luce le sue qualità nella commedia teatrale e cinematografica. Sul grande schermo debutta nel 1944, a fianco di Totò, Gassman, Mastroianni, De Sica, Fabrizi e molti altri mostri sacri del cinema italiano.

Negli anni ’60 inizia la carriera televisiva, dagli sceneggiati (Il Mulino del Po, Le anime morte, Le sorelle Materassi) ai programmi per bambini dove Nonna Ave fa coppia con Topo Gigio, fino alla reclame di Carosello.

Torna spesso nella sua casa a Trieste, che è presente in tutti i suoi libri di cucina – l’altra sua passione dopo la recitazione. È lei a far conoscere a tutta Italia le ricette per la jota, gli gnochi de susini, i capuzi garbi con le luganighe, presnitz e putiza. A tavola alle 7 trasmissione che conduce in TV assieme a Luigi Veronelli dal 1974 al 1976, è la madre di tutti gli show cooking.

Il Commendatore Cafetero

Primo Rovis
Gimino d’Istria, 1° novembre 1922 – Trieste, 8 aprile 2014
imprenditore e filantropo

Una valigia di cartone, due camicie, un paio di calzini. È quello che ha con sé quando nel 1947 lascia, esule e orfano, l’Istria. A Trieste costruisce una fortuna grazie al caffè, con una piccola azienda ad impronta familiare che farà del porto di Trieste uno dei più grandi terminal di caffè del Mediterraneo. La Cremcaffè di Piazza Goldoni è il suo fiore all’occhiello: cappuccini e frappè, oltre alle miscele in vendita personalizzabili, ne fanno la meta obbligata di un giro in centro per i triestini e non dal 9 giugno 1955, giorno dell’inaugurazione.
Se il fiuto per gli affari lo induce a vendere a una cifra astronomica l’attività nel 1989, la povertà patita da piccolo lo rende sensibile filantropo. Fonda l’associazione Amici del Cuore e provvede di tasca sua all’ammodernamento della divisione di cardiochirurgia dell’ospedale di Trieste.
Si avventura in politica ma senza successo.
Dagli anni ’90 si dedica a collezionare e valorizzare minerali pregiati importati dal Brasile col marchio Ipanema, attività che gli vale una laurea honoris causa in mineralogia.

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[immagine: Ugo Borsatti – Riunione conviviale Cremcaffè, presente Primo Rovis – estate 1969 – Proprietà della Fondazione CRTrieste in deposito in Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, inv. UB NP 7229 ]

Italia – Germania 4 a 3

Ferruccio Valcareggi
Trieste, 12 febbraio 1919- Firenze, 2 novembre 2005
calciatore e allenatore

Muove i primi passi da calciatore nella Triestina e gioca in serie A fino al 1953. Si dedica poi alla carriera di allenatore e diventa commissario tecnico della Nazionale dal 1966 – dopo la disastrosa sconfitta azzurra al campionato del mondo in Inghilterra – al 1974. I suoi maggiori successi alla guida dell’Italia sono la vittoria nel campionato europeo 1968 e il secondo posto al campionato del mondo del 1970 in Messico, dopo aver superato la Germania Ovest per 4-3 nella leggendaria semifinale. Lasciata la Nazionale nel ’74, torna ad allenare per qualche tempo squadre di club.

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[Immagine: Giornalfoto – Ritratto di Valcareggi e Rivera dal sindaco Spaccini – Trieste, 12.07.1969 -Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, Inv. F231778 ]

Una boba anni ‘70 piena de morbin

Gianfranco “Gianfry” Varin
Trieste, 1967 – 2013
musicista, cabarettista (e vigile del fuoco)

A sedici anni inizia a esibirsi in pubblico, ma i primi veri successi arrivano con la formazione della Gianfry’s Band, gruppo che durerà fino 1998. Nello stesso anno incontra Flavio Furian con cui intraprende un altro percorso e inizia a partecipare agli spettacoli di Tele 4, dove incontra el Mago de Umago (al secolo Sandro Davia). Così si forma lo storico trio Gianfry, Flavio e Sandro che ha spopolato per anni nel cabaret triestino e che ha portato alla realizzazione del riuscitissimo CD Malignazi.
Nel 2010 Gianfry decide di mollare il colpo per concedersi un periodo sabbatico.

Una vita da mediano

Fulvio Varljen
Fiume, 3 gennaio 1936 – 7 giugno 2021

Centrocampista, gioca in Serie A con la Triestina – esordendo a 18 anni nella stagione 1954-55 – e con il Talmone a cui viene ceduto nella stagione 1958-59.
Disputa 133 partite in Serie C e ottiene la promozione in Serie B nel 1963-64. Disputa anche il campionato di Serie B 1964-65. Conclude la carriera agonistica con tre stagioni di Serie D col Pordenone.
In carriera ha totalizzato complessivamente 17 presenze in Serie A e 120 presenze e 2 reti in Serie B.

Alcuni nominativi potrebbero essere tolti su richiesta degli eredi