Che cos’è il PAESC?

Il PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima è un documento programmatico con il quale gli enti locali pianificano le proprie azioni per raggiungere gli obiettivi fissati dal Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia

  • ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030 e giungere alla neutralità carbonica entro il 2050;
  • aumentare l’efficienza energetica e il ricorso a fonti rinnovabili;
  • preparare il territorio alle mutazioni del clima.

Per questo motivo il PAESC presenta al suo interno sia azioni di mitigazione delle emissioni di CO2 (ossia cosa fare per ridurre le emissioni di gas serra), che di adattamento ai cambiamenti climatici (vale a dire come prepararsi agli inevitabili impatti sulla natura, sulla società e sull’economia di un clima in continuo cambiamento).

Il percorso di redazione del PAESC

Il Comune di Trieste nel settembre 2019 ha aderito al nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia impegnandosi così a redigere il PAESC entro due anni dalla suddetta adesione.

Ad inizio 2020 l’Amministrazione è stata poi selezionata, insieme al Comune di Duino-Aurisina, per usufruire del supporto operativo da parte del Progetto Interreg SECAP (Programma Interreg VA Italia–Slovenia), per la redazione del PAESC. Questo Piano sarà dunque il risultato di un lavoro coordinato con il Comune di Duino-Aurisina e vuole andare ad incidere su alcuni elementi caratteristici funzionali delle due aree che assumono un certo rilievo in merito alle politiche energetiche e di adattamento climatico del territorio (quali ad esempio: la frazione territoriale di Santa Croce, il golfo di Trieste e il carso, la biosfera marina, su cui esiste un progetto in corso al quale hanno aderito entrambi i Comuni, le infrastrutture e i servizi rientranti nei due territori comunali viarie e ferroviarie, il servizio di trasporto pubblico locale, la sentieristica e le vie ciclabili, il Delfino Verde).

Una volta concluso, il Piano dovrà essere approvato dal Consiglio comunale (entro ottobre 2021) per poi essere trasmesso all’Ufficio europeo del Patto dei Sindaci in modo che la Commissione Europea possa: effettuarne una validazione basata su di una serie di criteri di ammissibilità e fornire una relazione contenente eventuali proposte per il miglioramento.
Infine, è previsto il monitoraggio biennale delle azioni proposte dal Piano (che verrà fatto entro il 2023 ed entro il 2025) e la revisione completa, ogni 4 anni, dell’intero documento.

Com’è strutturato il Piano?

Il documento si articolerà nelle seguenti sezioni:

  • Descrizione del contesto territoriale di riferimento, relativa al quadro normativo, agli aspetti territoriali, urbanistici, demografici, economici, energetici e climatici del comune di Trieste;
  • Inventario delle Emissioni di Base: ossia la raccolta ordinata dei dati che quantifichi quanta CO2 è stata rilasciata nel territorio per effetto del consumo energetico rispetto ad un anno di riferimento (2001);
  • Valutazione dei rischi legati al cambiamento climatico e delle vulnerabilità del territorio comunale dal punto di vista climatico, socioeconomico, fisico-ambientale;
  • Definizione delle azioni di mitigazione e adattamento, ossia cosa si farà per ridurre ulteriormente i consumi energetici e per aumentare la resilienza del territorio rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici;
  • Analisi dei potenziali ostacoli e rischi all’implementazione del piano;
  • Prospetto dei costi.

Chi partecipa attivamente nell’attuazione del PAESC?

È fondamentale sottolineare il fatto che nessuno deve sentirsi escluso dall’impegno necessario a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e adattamento ai cambiamenti climatici stabiliti a livello europeo, nazionale e locale, in particolare, nell’intento di rafforzare il processo di implementazione concreta delle azioni di mitigazione e adattamento il Comune ha formalmente chiesto la collaborazione di numerosi enti, imprese e associazioni del territorio, ricevendo la piena adesione al progetto da parte dei seguenti soggetti:
Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, AcegasApsAmga S.p.A., Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste – Area Science Park, Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale di Trieste, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari sede Regionale Friuli Venezia Giulia, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, Confcommercio, CoSELAG, Elettra Sincrotrone Trieste S.C.p.A., Hest Ambiente S.r.l., Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Trieste Trasporti S.p.A., Unicredit Banca, Università degli Studi di Trieste, Area Marina Protetta di Miramare.